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Quando lanciammo la campagna #salvaiciclisti, ben prima della nascita di Bikeitalia.it e di Bikenomist, una delle critiche che venivano più spesso rivolte alla nostra richiesta di città maggiormente a misura di bicicletta era che l’Italia non è l’Olanda e neppure la Danimarca e che il nostro paese era troppo arretrato culturalmente per accettare un cambio di paradigma.

Per quanto fosse difficile, alla fine abbiamo dovuto ammettere che davvero il nostro paese soffriva e soffre ancora di un problema di arretratezza culturale rispetto agli altri paesi del nord Europa: i cittadini italiani sono restii ad accettare qualunque mezzo di trasporto che non sia l’automobile come legittimo e questo modo di pensare è talmente radicato che finanche i tecnici e gli amministratori locali, invece di domandarsi come fare a spostare il maggior numero di persone nel minor tempo possibile, si chiedono ancora come permettere la circolazione del maggior numero di automobili. Il tutto senza rendersi conto che chi lavora, chi va a scuola, chi desidera spostarsi e chi vota non sono le automobili ma sono le persone.

Di fronte a questa presa di consapevolezza, abbiamo capito che l’unica maniera per modificare il modo in cui ci si sposta nelle nostre città è attraverso l’educazione, non solo dei cittadini, ma anche e soprattutto della classe politica che è chiamata a decidere come distribuire le finanze pubbliche destinate alla mobilità e l’allocazione dello spazio pubblico.

Abbiamo capito che l’unico modo per insinuare il dubbio e formare una sensibilità è attraverso il buon esempio, dimostrando non solo che il cambiamento è utile, ma che è anche portatore di benefici per chi li attua e chi ne è interessato.

Per questo abbiamo deciso di dare vita a CosmoBike Mobility, un evento nato a quattro mani con la Fiera di Verona e che quest’anno è giunto alla seconda edizione.

Abbiamo selezionato 90 relatori tra i più grandi esperti italiani e stranieri sui temi della mobilità dolce e dello spazio pubblico e li abbiamo organizzati in 18 sessioni che animeranno la Fiera dal 14 al 16 settembre.

In questo consesso dimostreremo il ritorno economico degli investimenti in ciclabilità e l’importanza di una disciplina sconosciuta in Italia come la psicologia del traffico. Mostreremo le buone pratiche implementate nei comuni di Fano e di Londra, di Lodi e di Goteborg, di Reggio Emilia e di Vitoria-Gasteiz, di Bari e di Amsterdam per fare in modo che queste siano di ispirazione ai nostri amministratori e che qualcuno trovi finalmente il coraggio di sperimentare anche nel nostro paese quanto è ormai una normalità consolidata nel resto d’Europa.

Senza farlo apposta, ci siamo ritrovati a creare il più grande evento in Europa dedicato al tema del nuovo urbanesimo e della ciclabilità urbana. Ma siamo convinti che questo non sia un caso: dobbiamo realizzare un evento tanto grande perché l’Italia ha tanto da imparare per rimettersi in pari col resto d’Europa sul fronte della mobilità urbana.

Un passo dopo l’altro renderemo l’Italia un paese ciclabile.

Per visualizzare il programma di CosmoBike Mobility: www.cosmobikemobility.com

Pinar Pinzuti

Cycling Brainwasher

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