Il 2019 che si è appena concluso è stato un anno impegnativo ma carico di soddisfazioni per noi di Bikenomist. Durante i dodici mesi appena trascorsi abbiamo cercato in ogni modo di coniugare la nostra vocazione sociale, guidata dal motto “Trasformiamo l’Italia in un Paese ciclabile”, con le esigenze di un’azienda privata che deve necessariamente avere una sostenibilità economica.
La prima grande soddisfazione dell’anno è la nostra squadra che è cresciuta: nel 2019 abbiamo assunto tre persone. Gabriele, un giovane urbanista, neolaureato del Politecnico di Milano che ci offre una visione giovane e innovative alla gestione della strada; Barbara, che dopo oltre un decennio al servizio di enti di promozione territoriale, ha deciso di impegnarsi con noi per la diffusione del cicloturismo; e Omar, laureato in scienze motorie e socio dell’azienda, che siamo finalmente riusciti a regolarizzare.
La crescita dell’organico ci ha portato a cercare una sede nuova e così abbiamo aperto un ufficio a Milano, in Corso Garibaldi 71, che affiancherà la sede operativa di Monza dove continuerà a operare la nostra scuola di formazione meccanica.
E proprio la nostra scuola di formazione è stata fonte di estrema soddisfazione: nel corso del 2019 abbiamo formato 842 persone in 156 corsi tra meccanica, biomeccanica, allenamento e mobilità ciclistica, con una crescita di oltre il 60% rispetto all’anno precedente, il tutto senza sacrificare la qualità, come dimostrano le recensioni estremamente lusinghiere presenti sul sito corsi.bikeitalia.it.
La maggiore soddisfazione deriva però dagli effetti di questa attività di formazione: ad oggi sono 31 le officine di meccanica che sono state aperte in tutto il territorio nazionale da coloro che hanno frequentato i nostri corsi di meccanica.
Anche la nostra attività editoriale attraverso la nostra testata giornalistica, Bikeitalia.it, ha continuato senza sosta a sfornare articoli per raccontare le buone pratiche della mobilità sostenibile in tutta Europa, per pungolare i politici nostrani che sono ancora fermi a logiche novecentesche e per offrire istruzioni a chi pedala tutti i giorni su come farlo al meglio. Nel solo 2019 abbiamo pubblicato oltre 1.000 articoli originali e il traffico su Bikeitalia.it è aumentato di circa il 10% rispetto al 2018.
Sempre sul fronte editoriale, nel 2019 abbiamo inoltre rafforzato la nostra attività editoriale attraverso la pubblicazione di 15 nuovi e-book gratuiti per l’ulteriore diffusione della conoscenza e della consapevolezza sui temi della salute, della mobilità sostenibile, della meccanica e del cicloturismo.
Oltre alla formazione e all’editoria, il 2019 è stato un buon anno anche per le consulenze e i progetti: abbiamo fatto parte della squadra che ha redatto le linee guida della mobilità ciclistica della Regione Emilia Romagna e in questo momento stiamo lavorando all’aggiornamento del biciplan del Comune di Reggio Emilia assieme all’Architetto Matteo Dondé.
E sul fronte dei progetti, siamo particolarmente orgogliosi di quanto fatto con la Scuola Mosè Bianchi di Monza con cui, dopo un’attività formativa in classe che ha incluso escursioni in sedia a rotelle e rilevazione delle velocità in strada, ha portato alla realizzazione di una campagna di affissioni sui corretti comportamenti in strada che hanno fatto bella mostra di se nel capoluogo brianzolo.
Non sono mancate inoltre occasioni di riconoscimento istituzionale, quale è stata la convocazione in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati per le modifiche al codice della strada e la partecipazione alla tavola rotonda al Ministero dell’Ambiente in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile durante la quale abbiamo avanzato delle proposte di intervento che sono state poi recepite all’interno del Decreto Clima.
Il 2019 si è quindi chiuso con soddisfazione per noi, e questo ci ha portato a sostenere anche economicamente quelle che sono le realtà che maggiormente si impegnano a supporto della mobilità sostenibile, ovvero FIAB e il suo progetto AIDA di cui siamo orgogliosamente sponsor e la Fondazione Michele Scarponi.
Allo stesso tempo, il 2019 si è concluso con un certo amaro in bocca, perché continuiamo a registrare la condizione di arretratezza del nostro Paese sul fronte della mobilità sostenibile, sia a livello nazionale che a livello di singole città le cuoi politiche sono ancora abbondantemente indaguate.
Per questo, il 2020 alle porte ci vedrà sempre più impegnati su questo fronte: a Marzo organizzeremo la prima Fiera del Cicloturismo che si terrà il 28 e 29 marzo a Milano, saremo di nuovo media partner di Velo-City (la più grande conferenza al mondo sulla mobilità ciclistica), lanceremo un progetto per una greenway urbana che colleghi Milano con Monza (le nostre due sedi) e un lavoro collettivo che coinvolgerà le principali associazioni del settore e le istituzioni per ottenere, finalmente, un Piano Nazionale della Mobilità Ciclistica.
Il 2020 sarà un anno entusiasmante in cui ci auguriamo di veder coronato il nostro sogno: Trasformare l’Italia in un Paese ciclabile.
Paolo Pinzuti – CEO Bikenomist